LA REGIONE LAZIO SANA GLI ABUSIVI. anderson: una delibera scandalosa

Maxi-sanatoria per le case occupate dell’Ater. Una delibera della Regione Lazio, riguardante oltre 6 mila famiglie che prima del 2014 si sono impossessate senza titolo di un alloggio popolare, sancisce “un regalo illegale agli abusivi”. Gli appartamenti di proprietà dell’istituto sono a Roma 48.135, di cui 6.497 sono le case occupate da persone senza titoli, pari al 13,5%. Il picco delle occupazioni è concentrato sulle periferie romane, in particolare nelle zone del Tiburtino, di Monte Sacro, nel territorio del Sesto Municipio che va dal Pigneto al Prenestino comprendendo Centocelle, Torpignattara, Tor Bella Monaca e Torre Angela. Il problema delle case popolari occupate illegalmente riguarda anche quelle di proprietà del Comune capitolino che possiede circa 25 mila alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica. Lo scenario delle occupazioni abusive è vasto e preoccupante. Le regole fissate per le graduatorie vengono sistematicamente eluse, aggirate con vari artifizi. Leggendo le graduatorie in possesso dell’Amministrazione capitolina si viene a sapere che sono 10.500 i nuclei familiari in attesa di una casa popolare. Le persone che non hanno i requisiti sarebbero oltre duemila, a cui aggiungere altri 1600 cittadini che sarebbero subentrati, illegalmente, ai legittimi assegnatari deceduti. Una specie di “subentro a titolo di eredità” non previsto da alcuna norma. Si è anche scoperto dal bando internazionale “C40 Reinventing Cities” che a Roma ci sono 5 grandi complessi abbandonati che hanno bisogno di riqualificazione. Riguardano l’ex fabbrica Mira Lanza, l’ex Filanda, la stazione Tuscolana, l’istituto Vertunni, l’ex Mercato di Torre Spaccata. Spazi ed edifici enormi i cui progetti di utilizzo futuro potranno partire, se tutto va bene, dalla metà del 2021. La questione delle case popolari e in più in generale delle abitazioni di edilizia sociale per le fasce più deboli di cittadini è complessa. Ma, al contrario da quanto da tempo richiesto da Federproprietà, Regione e Comune di Roma (ma il discorso potrebbe essere esteso anche altri territori) non hanno mai elaborato un progetto concreto e complessivo per risolvere la piaga sociale di chi non ha una casa  o delle famiglie e dei giovani che non hanno le disponibilità economiche per pagare gli affitti di mercato. Il discorso delle case occupate abusivamente solleva interrogativi politici, economici e giuridici. “La delibera della Giunta regionale del Lazio che dà attuazione alla sanatoria per le famiglie che hanno occupato abusivamente una casa popolare è scandalosa”, denuncia il presidente di Arpe-Federproprietà Massimo Anderson. Secondo l’associazione che riunisce piccoli e medi proprietari di case, “in questo modo la Regione Lazio premia chi ha occupato abusivamente un alloggio a danno di chi è regolarmente in lista d’attesa da anni per ottenere una casa popolare”.
Per questo tipo di “regolarizzazione” è sufficiente presentare la domanda al Comune da settembre al 27 febbraio 2021 con la data dell’occupazione dell’alloggio, pagando poi una somma legata al reddito e purché si siano insediati prima del 23 maggio 2014. Si aggiunge caos al caos e illegalità a illegalità.

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