“Affitti brevi”: ok di Property Managers alle nuove regole sulla cedolare

Le nuove regole sulla cedolare sugli ‘affitti brevi’ anche tramite portali come Booking e AirBnb, che vede confermata l’aliquota al 21% e che stabilisce che i soggetti che esercitano l’intermediazione agiscano da sostituti d’imposta, trovano il consenso dell’associazione nazionale di categoria degli imprenditori del vacation rental Property Managers Italia. “Si tratta – spiega il presidente Stefano Bettanin – di una misura importante per contrastare il mercato del sommerso e per
regolamentare il settore degli affitti brevi che impatta positivamente sull’economia e non può più essere ignorato. Il
governo – aggiunge – ha confermato l’aliquota del 21% imponendo la trasmissione e la conservazione dei dati per le locazioni brevi. Ci auguriamo che i portali collaborino in maniera responsabile con l’Agenzia delle Entrate affinché si contrasti in maniera decisa ed efficace l’evasione fiscale a beneficio del Paese con il più alto potenziale di turismo al mondo. Solo con la collaborazione di tutti si potrà realmente rilanciare il sistema Italia”, sottolinea. “Quanto alle aliquote – continua Bettanin – sarebbe preferibile differenziare in scaglioni: un’aliquota agevolata del 10% per determinate categorie (reddito inferiore ai 10mila euro, imprenditori sotto i 40 anni, strutture in borghi e cammini storici, ville e dimore storiche, strutture in zone terremotate), mentre tutti gli altri dovranno integrare l’11% mancante. É utile ribadire che non si tratta di una nuova tassa ma di una semplificazione, nel modo di pagare un’imposta già
prevista, che solleva il proprietario dagli attuali adempimenti. Auspichiamo che le nuove norme siano applicate da tutti gli operatori del settore: gestori o property managers, intermediari immobiliari e portali on line, nessuno escluso”.

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