Affittopoli al Comune di Napoli: 30mila abitazioni con canone irrisorio

In lontananza i contorni sinuosi dell’isola di Capri. A sinistra Sorrento, i monti Lattari con le vette appena innevate, il colle Sant’Alfonso di Torre del Greco. Il Vesuvio con il lungomare di Napoli e il Castel dell’Ovo. Il sole che di prima mattina bussa alle finestre della balconata che affaccia su via Posillipo. È un bilocale in una zona di lusso che vale almeno 370mila euro e che può essere affittato fino a 1.200 euro al mese. Ma la casa è del Comune di Napoli dove si praticano prezzi al ribasso, con «supersconti» per i più fortunati. È scoppiata una nuova «affittopoli» in salsa partenopea con una lista lunghissima di appartamenti sui quali Palazzo San Giacomo e la Giunta di Luigi de Magistris perdono ogni anno milioni di euro. Il Corriere del Mezzogiorno aveva già svelato che la Corte dei Conti aveva aperto un’indagine su diciotto immobili di prestigio, tra Palazzo Reale, Villa Pignatelli e la Floridiana, quasi tutti della Sovrintendenza ai beni artistici e culturali, sui quali vi sono accertamenti poiché i canoni di locazione non sono «giusti», cioè totalmente fuori mercato e fanno perdere all’ente statale 240mila euro ogni anno. Ma è la punta di un iceberg sommerso da un mucchio di carte e faldoni che via via stanno emergendo dopo numerosissime segnalazioni anonime ad inquirenti ed investigatori. Sono mancati guadagni e quindi potenziali danni erariali sui quali Procura contabile, diretta da Michele Oricchio e coordinata da Michael Sciascia, sta stringendo il cerchio grazie a resoconti dettagliati degli uomini della Guardia di Finanza del comando provinciale di Napoli. Un’indagine che ha cifre da capogiro e che porta alla luce, pagina dopo pagina, «inefficienze e disorganizzazioni che provocano un’infruttuosa gestione del patrimonio immobiliare». Questo è quanto sostengono i magistrati di via Piedigrotta che hanno tra le mani un elenco di oltre 30mila abitazioni e 300 condomini. Ebbene, giusto per far comprendere immediatamente il senso di quanto si sta palesando sotto gli occhi degli investigatori — scrive il Corriere del Mezzogiorno-Corriere.it — per quell’abitazione vista mare a Posillipo di proprietà del Comune di Napoli l’affittuario paga 39 euro e 3 centesimi, che versa ogni mese con un bollettino postale intestato al Comune, «gestione servizi immobiliari».

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