Cala ancora la percentuale di chi si rivolge ad un’agenzia immobiliare

Il Centro Studi sull’Economia Immobiliare di Tecnoborsa–Csei torna ad analizzare il ricorso all’intermediazione e alla valutazione degli immobili compravenduti da parte delle famiglie italiane che vivono nelle sei maggiori città – Roma, Milano, Napoli, Torino, Palermo e Genova. Dall’Indagine è emerso che più della metà degli acquirenti residenti nelle sei maggiori città italiane ha dichiarato di aver fatto ricorso all’aiuto di un’agenzia immobiliare, anche se la percentuale è leggermente scesa rispetto alle precedenti rilevazioni toccando il suo minimo storico. Andando a indagare sulle motivazioni che spingono le famiglie a non utilizzare questi professionisti del settore è emerso che la ragione principale rimane il costo troppo elevato, motivazione in calo rispetto all’indagine precedente insieme alla scarsità degli immobili offerti; viceversa, è cresciuta la quota di chi ha indicato come causa del mancato ricorso la scarsità dei servizi. Inoltre, circa un terzo degli acquirenti ha dichiarato di aver fatto tutto da solo senza ricorrere all’aiuto di nessuna figura professionale, fatta eccezione del notaio. Poco meno della metà delle famiglie acquirenti è venuta a conoscenza del bene comprato recandosi direttamente presso un’agenzia o leggendo annunci pubblicati sempre da queste ultime sui diversi canali informativi. Il ricorso all’agenzia immobiliare è più alto tra coloro che hanno venduto, con uno scarto di 8,2 punti percentuali e, a differenza di quanto rilevato per la domanda, c’è stato un aumento di coloro che vi hanno fatto ricorso. Tuttavia, la motivazione prevalente del mancato ricorso è sempre la stessa, il costo troppo elevato, ma una discreta percentuale ha indicato espressamente anche la scarsità dei servizi offerti.

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