Giurisprudenza 

L’AMMINISTRATORE “INTERESSATO” ALLA DELIBERA NON E’ NECESSARIAMENTE IN … CONFLITTO DI INTERESSI

Una recente decisione della Corte di Cassazione (v. ordinanza n. 12377 del 9 maggio 2023) induce a qualche interessante riflessione in ordine alla “opportunità” della presenza dell’amministratore nella riunione condominiale e alla “possibilità” di un suo conflitto di interessi con la compagine condominiale. La causa originava da un’impugnazione, promossa da condomino, nei confronti di una delibera assembleare, nella parte si era decisa l’esecuzione di lavori di manutenzione straordinaria della pavimentazione e della rete fognaria comuni, affidandoli ad una società, lamentando che l’amministratore del condominio fosse anche socio ed amministratore unico…

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VA CONVOCATO ALL’ASSEMBLEA IL CONDOMINO CONFLIGGENTE?

Con la recente ordinanza n. 3192 del 2 febbraio 2023, la Cassazione – andando di contrario avviso rispetto ad alcuni suoi precedenti e ad una parte della dottrina – ha statuito che, in ipotesi di delibera assembleare, volta ad approvare il promovimento o la prosecuzione di una controversia giudiziaria tra il condominio ed un singolo condomino, venendosi la compagine condominiale a scindere di fronte al particolare oggetto della lite in base ai contrapposti interessi, non sussiste il diritto del singolo (in quanto portatore unicamente di un interesse contrario a quello…

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COMPRAVENDITA D’IMMOBILE GRAVATO DA SERVITU’: CAMBIA L’ORIENTAMENTO DELLA CASSAZIONE IN MATERIA DI TRASCRIZIONE.

La seconda sezione della Cassazione è intervenuta con due pronunzie quasi concomitanti, una del 16 e l’altra del 17 ottobre, definendo nel dettaglio le formalità relative alla costituzione di una servitù di passaggio in una compravendita immobiliare. La servitù, come noto, è un istituto che risale al diritto romano e che rientra nel novero dei c.d. “diritti reali” che insistono cioè su una res, ossia una cosa: essa “segue” la proprietà del bene e si trasferisce con esso. Quattro sono tradizionalmente i modi con i quali può essere costituita: per…

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VA CONVOCATO ALL’ASSEMBLEA IL CONDOMINO CONFLIGGENTE?

Con la recente ordinanza n. 3192 del 2 febbraio 2023, la Cassazione – andando di contrario avviso rispetto ad alcuni suoi precedenti e ad una parte della dottrina – ha statuito che, in ipotesi di delibera assembleare, volta ad approvare il promovimento o la prosecuzione di una controversia giudiziaria tra il condominio ed un singolo condomino, venendosi la compagine condominiale a scindere di fronte al particolare oggetto della lite in base ai contrapposti interessi, non sussiste il diritto del singolo (in quanto portatore unicamente di un interesse contrario a quello…

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Tribunale di Roma: la partecipazione in assemblea sana il vizio formale della convocazione trasmessa a mezzo mail ordinaria.

Il Tribunale di Roma in una recentissima sentenza (Trib. Roma, sez. V civ., 12 maggio 2023, n. 7545, dott. D’Avino) rigettava l’impugnazione di una delibera assembleare di approvazione di interventi urgenti nell’autorimessa comune al fine di adeguarla alle norme in materia di sicurezza e prevenzione incendi, poiché il contestato vizio formale della convocazione trasmessa a mezzo mail era stato sanato dalla presenza e partecipazione in assemblea del delegato dell’avente diritto pretermesso. Gli attori, uno di essi in proprio (quale titolare del diritto di abitazione vitalizio ex art. 1022 cod. civ.)…

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Sospensione del servizio di erogazione del gas: riconosciuto il danno alla persona.

Le forniture di servizi alle nostre abitazioni, quali acqua, luce e gas, rappresentano senza ombra di dubbio la modalità irrinunciabile di soddisfacimento delle esigenze primarie della vita quotidiana, al punto che risulta davvero difficile anche solo immaginare di farne a meno per una sola giornata. Il caso deciso dal Tribunale di Napoli, con la sentenza n. 305 del 11 gennaio 2023, ha invece riguardato la sventura occorsa ad alcuni cittadini che si erano visti sospendere la fornitura del gas per quasi un intero anno. Nel lontano settembre del 2015, infatti,…

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MA CHE C’AZZECCA IL CODICE DEL CONSUMO CON LA CLAUSOLA DEL REGOLAMENTO CHE ESONERA IL COSTRUTTORE DAL PAGAMENTO DELLE QUOTE CONDOMINIALI?

Non è raro che il costruttore/venditore dell’edificio faccia inserire, all’interno del regolamento di condominio, da lui predisposto e fatto accettare agli acquirenti delle singole unità immobiliari, la clausola che registra il suo esonero – totale o parziale – dal pagamento degli oneri condominiali (ad esempio, fino alla vendita dell’ultima unità immobiliare di sua proprietà, adibita scientemente a studio professionale …. ). Tale fattispecie è stata sottoposta, di recente, al vaglio del Supremo Collegio, il quale sembra legittimare tale prassi, ma l’ordinanza n. 20007 del 21 giugno 2022 va letta funditus.…

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Giurisprudenza 

LA NATURA USURARIA DELLA CAPITALIZZAZIONE COMPOSTA DEGLI INTERESSI NEL CONTRATTO DI MUTUO

Con un’importante pronuncia del 19 gennaio 2023 (sentenza n. 118/2023), il Tribunale di Latina ha riconosciuto la usurarietà di due contratti di mutuo con ammortamento c.d. “alla francese”, la cui rata è risultata, attraverso la disposta consulenza tecnica, determinata con capitalizzazione composta. Il giudizio veniva instaurato nei confronti di un istituto di credito ed aveva ad oggetto tre domande: la contestazione dell’usurarietà del tasso di interesse di mora contrattualmente pattuito; l’indeterminatezza della clausola di pattuizione degli interessi; l’applicazione di interessi anatocistici. Deve in proposito osservarsi come, a partire dall’entrata in vigore…

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RISCHIA LA REVOCA GIUDIZIARIA L’AMMINISTRATORE DI CONDOMINIO CHE NON SI AGGIORNA

(articolo di commento per la rivista La Proprietà Edilizia a cura dell’ARPE di Roma) di Alberto Celeste – Magistrato   Si sta oramai formando, nella giurisprudenza di merito, l’orientamento volto ad affermare la revocabilità, da parte dell’autorità giudiziaria, dell’amministratore di condominio che non cura diligentemente i suoi obblighi – oltre che, iniziali, di formazione, anche successivi – di aggiornamento periodico. Trattasi di un orientamento assolutamente condivisibile, in quanto in sintonia con le direttive impartite dalla legge di riforma della normativa condominiale, ma pur nulla scontato alla luce della cornice di riferimento tracciata…

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LE CLAUSOLE REGOLAMENTARI LIMITATIVE DELLE FACOLTA’ D’USO DELLE SINGOLE PROPRIETA’

(articolo di commento per la rivista La Proprietà Edilizia a cura dell’ARPE di Roma) di Alberto Celeste – Magistrato Si rivela frequente, nella realtà condominiale e, di riflesso, nelle aule di giustizia, il caso in cui il condominio insorge contro un condomino, rimproverando a quest’ultimo il fatto di aver adibito l’unità immobiliare di sua proprietà ad un uso vietato dal regolamento, laddove il singolo si difende adducendo che il divieto non è, per vari motivi, a lui opponibile. La fattispecie de qua coinvolge delicate questioni giuridiche – su cui si…

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