Con una casa efficiente fino a 2mila euro in meno l’anno in bolletta

“Quando è stata abolita, l’Imu sulla prima casa aveva un impatto medio a famiglia di circa 210 euro l’anno. Mentre tra una casa costruita bene, energeticamente efficiente, e una costruita male c’è una differenza in bolletta di 1.500/2000 euro l’anno. Ecco, quindi, che ridurre questa voce anche solo di un terzo costituisce un notevole risparmio per i cittadini e vale molto più dell’Imu, anche in termini di gettito per lo Stato. Inoltre crea lavoro e “spinge” le imprese a puntare sull’innovazione tecnologica e su un’edilizia di qualità”. Così Ermete Realacci, presidente della commissione Ambiente della Camera, parla dell’importanza degli eco-bonus su Elementi 41, il periodico del Gestore dei Servizi Energetici. “Gli edifici rappresentano circa un terzo dei nostri consumi energetici e il riscaldamento domestico in molte città è una voce importante dell’inquinamento atmosferico, soprattutto per le polveri sottili responsabili, secondo l’Agenzia Europea dell’Ambiente, di circa 66.000 morti anticipate nel nostro Paese. Se si sommano questi aspetti – sottolinea Realacci – quello ecologico, quello del risparmio nella spesa energetica e quello legato allo sviluppo, l’investimento in ristrutturazione ha una resa altissima”.

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