Denunciate truffe sui siti di affitti

Diverse segnalazioni di truffe sugli annunci partite da Genova sui più importanti siti di affitti, in particolare Subito e Airbnb. L’inchiesta — riferisce il sito Investireoggi.it — mette in guardia su una serie di attacchi informatici agli account. Ecco come funziona la truffa e come tutelarsi. La frode informatica è ben congegnata: gli hacker prendono possesso dell’account di chi pubblica l’annuncio di affitto online e sostituiscono la propria identità, soprattutto in merito al pagamento. In questo modo i soldi della trattativa non finiscono a chi veramente affitta online e, di conseguenza, la trattativa non si conclude. La truffa su siti come Subito e Airbnb dunque danneggia entrambe le parti. Come riconoscerla e come tutelarsi? Nel caso di Airbnb difendersi dalla truffa è più facile. Il portale infatti non permette comunicazioni private tra host e ospite prima della conclusione della prenotazione, che deve passare per il sito appunto. Questo comporta il pagamento di una commissione al sito ma al tempo stesso assicura il controllo sul pagamento. Tuttavia alcuni utenti, proprio allo scopo di risparmiare sulla prenotazione Airbnb e non pagare la commissione, saltano questo passaggio eludendo il blocco (spesso scrivendo il numero di telefono o la mail in modo che il sistema non li riconosca e quindi non cripti l’informazione). Attenzione perché questo escamotage, in caso di hacker dell’account Airbnb, può costare più della commissione che si sarebbe versata al sito. Avendo eluso le regole di Airbnb per l’affitto e per il pagamento, non sarà chiaramente possibile pretendere un rimborso al portale. Diverso il caso di Subito perché la pubblicazione è gratuita e non ci sono commissioni, quindi le transazioni avvengono regolarmente tra privati e il portale non ha controllo sui pagamenti. In questo caso sono richieste alcune accortezze e regole di cautela per evitare di pagare attraverso metodi non sicuri o prima di accertarsi dell’identità dell’inserzionista. Sugli hacker che hanno messo in piedi la truffa è stata aperta un’indagine (per il momento a carico di ignoti): l’accusa è quella di per associazione a delinquere finalizzata alla truffa e frode informatica.

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