Ecobonus a rischio da gennaio: Federproprietà chiede di mantenere inalterata la defiscalizzazione

Dall’ottobre 2007, anno di introduzione, al luglio 2017 le famiglie italiane hanno speso circa 170 miliardi di euro per ristrutturare le abitazioni e renderle più efficienti dal punto di vista energetico. Una media di circa 25 miliardi all’anno. La spinta determinante si è verificata nel 2013 quando venne deciso l’innalzamento dell’aliquota di detrazione al 65 per cento, con una proroga da valere solo per sei mesi. Un dossier della Confartigianato ha messo in rilievo l’utilizzo degli incentivi fiscali sia per quanto riguarda le ristrutturazioni edili sia per il risparmio energetico. Il trend delle domande è stato in continuo aumento. La prospettiva, secondo un’indagine dell’Istat sulla fiducia dei consumatori, è che nei prossimi mesi quasi 3 milioni di proprietari di case sarebbero intenzionati ad effettuare lavori di manutenzione. Si avvicina però un problema di scadenza: l’ecobonus al 65 per cento scade al 31 dicembre. Cosa succederà dal primo gennaio 2018? Tornerà al 36% con tetto di spesa a 48 mila euro mentre ora è al 50% con soglia a 96 mila euro? Federproprietà ritiene opportuno che nella Finanziaria le defiscalizzazioni siano identiche, se non migliorative, di quanto stabilito per il 2017.

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