ESPOSIZIONE all’ELETTROSMOG: “NOTEVOLE AUMENTO degli IMPIANTI”

Ridurre i rischi di esposizione umana all’elettrosmog: questo uno degli obiettivi perseguita dalla Societa’ Italiana di Medicina Ambientale (SIMA). I campi elettromagnetici (CEM) sono presenti ovunque nell’ambiente e sono generati da sorgenti naturali e artificiali. Negli ultimi anni si e’ assistito a un notevole incremento del numero di impianti, sia
di bassa che di alta frequenza, negli ambienti di vita e di lavoro, dovuto alla pressante necessita’ di assicurare la
continuita’ e la qualita’ dei servizi ai cittadini attraverso tecnologie sempre piu’ all’avanguardia. Si assiste, quindi, oggi
all’esposizione, a volte anche inconsapevole, di soggetti di ogni eta’, stato di salute e differente sensibilita’ individuale.
“La maggiore preoccupazione della popolazione riguarda la possibilita’ dell’insorgenza di effetti biologici dovuti a
esposizioni prolungate a bassi livelli di campi elettromagnetici, che possono innescare processi patologici alla base di malattie degenerative e cancro – dichiara Alessandro Miani del Dipartimento di Scienze e Politiche Ambientali dell’Universita’ degli Studi di Milano e Presidente di SIMA – In questo scenario, particolare attenzione e’ posta ai possibili effetti dovuti all’utilizzo del cellulare che pone anche il problema della stretta vicinanza dell’apparecchio alla testa e quindi ai tessuti cerebrali. Solo la realizzazione di attivita’ condivise che coinvolgano le Istituzioni e il mondo accademico per il trasferimento delle conoscenze scientifiche al pubblico generalista consentira’ di affrontare in maniera adeguata il tema degli effetti sanitari legati all’emissioni elettromagnetiche”.

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