Impugnata dal governo la legge sulle manutenzioni della Sardegna

Il Consiglio dei Ministri ha impugnato la legge sulle manutenzioni della Regione Sardegna e subito si è scatenata la battaglia sull’urbanistica. La legge — scrive la Nuova Sardegna — cancella molti cavilli burocratici per piccoli interventi: recinzioni, barbecue, arredi esterni. Ma anche semplificazione per piccoli lavori interni di risanamento. Cancella un po’ di timbri, file e complicazioni. Ma c’è un aspetto che riguarda gli usi civici che viene cassato dal governo. Secondo il Consiglio dei Ministri si è violata la norma generale che prevede la coopianificazione tra Stato e Regione per quello che riguarda la modifica degli usi civici. La legge dava la possibilità di sdemanializzare alcune aree che prima erano destinate a usi civici, ma nello stesso tempo obbligava a imporre gli usi civici su un’altra parte del territorio di identico valore e estensione. Una norma studiata dalla giunta anche in accordo con il Gruppo di intervento giuridico, che aveva contestato una prima versione del testo. Lo Stato ha deciso di impugnare questa norma che nulla ha a che vedere con la legge urbanistica, che non ha iniziato neanche il suo percorso in Consiglio. Ma per le strane alchimie della politica in molti sono passati a un pessimismo cosmico e hanno demolito anche la legge urbanistica.
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