Inquinamento acustico: arriva il restyling della normativa

 

Arriva il restyling della normativa con l’introduzione di sanzioni pecuniarie da euro 30.000 fino a 180.000 (per ogni mese di ritardo) nei confronti delle società ed enti gestori dei servizi pubblici di trasporto o delle relative infrastrutture che non comunicano i dati sui flussi di traffico utilizzati nell’elaborazione della mappatura acustica. Tali dati — scrive Italia Oggi — sono infatti indispensabili anche ai Comuni per la predisposizione della mappa acustica strategica da parte dell’agglomerato. E l’applicazione di una sanzione amministrativa fino a 50 mila euro a favore di quei soggetti che immettono in commercio o mettono in servizio macchine e attrezzature per le quali è riscontrato da parte dell’Ispra il superamento del livello di potenza sonora garantito. Il Consiglio dei Ministri ha approvato lo scorso 24 novembre, in esame preliminare, due decreti legislativi in materia di inquinamento acustico (il primo sull’armonizzazione della normativa nazionale in materia di inquinamento acustico e il secondo sull’immissione in commercio di macchine rumorose e senza marcatura Ce).

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