Roma, ritrovati i magazzini delle merci degli imperatori Adriano e Traiano: ecco come arrivavano i rifornimenti via Tevere
A Testaccio, a sette metri di profondità, sono stati trovati i magazzini delle merci dei tempi degli imperatori Adriano e Traiano. Ben 34 stanze degli antichi horrea, i depositi delle merci che arrivavano a Roma da tutto l’impero, soprattutto grano, vino, olio, legno, spezie, marmi ma anche gioielli. La scoperta più interessante è stato il ritrovamento di grosso cordame legato alle attività fluviali. Come arrivava tutto questo materiale a Roma? Secondo l’archeologo Renato Sebastiani, le barche venivano fatte avanzare da Ostia e Fiumicino controcorrente sulla riva sinistra del Tevere, trascinate lungo la strada che costeggiava il fiume da coppie di buoi oppure da schiavi o operai delle corporazioni a braccia. Le chiatte fluviali che si chiamavano Caudicarie ci mettevano 3 giorni, erano lunghe 30 metri e potevano portare 3.500 anfore. Il cuore commerciale era comunque Ostia e in parte Portus Fiumicino. A Testaccio c’era Porticus Emilia, costruito dopo la seconda guerra punica. Lungo il corso del Tevere c’erano tappe intermedie tipo Santa Passera alla Magliana fino al Portico di Ripetta.
CONTRATTO COLLETTIVO COLF E BADANTI: CHIEDI CONSIGLIO A EBILCOBA, SOTTOSCRIVI IL NUOVO CONTRATTO NAZIONALE DI LAVORO INSERENDO IL CODICE E1 NEI VERSAMENTI INPS