A Norcia la villetta a prova di terremoto

“Dalla prima scossa di magnitudo 6 del 24 agosto di un anno fa – ha dichiarato la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, in occasione del primo anniversario del sisma – abbiamo avuto 1086 scosse con magnitudo analoga a quella di Ischia, fra 3 e 4, 62 fra 4 e 5 gradi, sette di magnitudo fra 5 e 6.5. La nostra esperienza costituisce un valore aggiunto che serve a noi per indicare una rotta e anche al Paese, dimostrando che una strada è possibile per una ricostruzione sicura, di qualità e trasparente, all’interno di norme da rispettare”. Sicurezza, materiali performanti e nuove tecnologie sono le linee guida di questo nuovo percorso di ricostruzione in cui il laterizio sarà protagonista, grazie alle sue caratteristiche strutturali e alla sua altissima durabilità. Il materiale che da sempre ha connotato il processo di costruzione del nostro Paese ha infatti dimostrato, in occasione degli ultimi avvenimenti sismici che hanno colpito il Centro Italia, di essere la miglior soluzione in grado di resistere ai più violenti terremoti. Gli edifici, progettati trascurando le norme antisismiche e utilizzando in modo non corretto alcuni materiali, si sono rivelati vulnerabili alle scosse, mentre le realizzazioni costruite a regola d’arte in laterizio hanno ben retto all’intensità dello sciame sismico. Un materiale di per sé sicuro, il laterizio, e oggi ancor più performante grazie ai sistemi innovativi, come quelli sviluppati da Wienerberger, realtà mondiale nella produzione di laterizi, che potenziano le prestazioni antisismiche degli edifici, come ben dimostra — riporta il sito Quotidianocasa.it — l’esempio di una villetta unifamiliare di Campi di Norcia (PG) costruita con le soluzioni rettificate Wienerberger. Il piccolo borgo medievale, frazione del Comune di Norcia, è stato pesantemente colpito dalla violenza del sisma di magnitudo 6,5 dello scorso ottobre che ha distrutto buona parte degli edifici storici, vecchie costruzioni realizzate in pietra, tra cui l’antica chiesa di San Salvatore, divenuta uno degli edifici simbolo di questa tragedia. A due chilometri dall’epicentro l’abitazione in muratura portante della famiglia Bertotti, costruita tra il 2012 e il 2014 utilizzando le innovative soluzioni firmate Wienerberger, ha invece resistito alle sollecitazioni del sisma, senza essere in alcun modo danneggiata. L’unità abitativa, realizzata seguendo i criteri e le normative antisismiche, si contraddistingue per la sua pianta rettangolare e per la presenza di una torre, preesistente all’edificazione del nuovo fabbricato al quale è stata giuntata dopo un intervento di ristrutturazione. Una struttura regolare con fondazioni in calcestruzzo armato a trave continua, tetto in legno e muratura portante realizzata con il laterizio rettificato Porotherm BIO PLAN 38.  Una scelta determinata, come spiega il geometra Michele Leopardi, progettista dell’intervento, “dalle eccellenti caratteristiche del blocco rettificato che vanta un’ottima resistenza meccanica e ottime prestazioni sia antisismiche sia termiche, che di fatto lo rendevano il prodotto migliore per la struttura dell’abitazione”.

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