Affittare casa a studenti universitari? Quali sono i contratti e come registrarli

Affittare casa agli studenti è un ottimo modo per sfruttare al meglio un immobile nei pressi dell’ università. In questo modo una casa vuota ed inutilizzata diventa fonte di entrate e di guadagno. Anche se i vantaggi sono numerosi, quando si decide di affittare una o più stanze a studenti universitari si corre il rischio di incorrere in piccoli problemi che possono spingere i proprietari a pentirsi della decisione presa. Quindi prima di affittare casa bisogna prendere delle precauzioni: conoscere il vicinato. Se nel palazzo ci sono persone anziane o intolleranti, affittare casa a studenti sarebbe uno svantaggio perchè i proprietari dovrebbero ascoltare continue lamentele; gli studenti universitari in alcuni casi possono essere difficili da gestire, perchè rumorosi, ritardano i pagamenti delle utenze e danneggiano gli arredi. In questo caso sul contratto si potrebbe inserire un elenco di ciò che viene fornito, dello stato e la clausola di restituirli integri, pena il pagamento di una penale per risarcire i danni. Per quanto riguarda il pagamento delle bollette, meglio se il proprietario le paga personalmente e poi si fa restituire i soldi dagli inquilini, così non ci saranno ritardi. Stabilire il numero di inquilini per evitare case sovraffollate. Quindi meglio valutare la grandezza degli spazi comuni e il numero di bagni a disposizione. Ogni stanza deve essere ammobiliata, fornita di tutto il necessario per vivere al meglio. Chiedere una caparra di due mensilità.Per la scelta degli inquilini potete mettere annunci online o affidare la ricerca agli affittuari, in modo da scegliere persone affini al loro carattere. Stipulare un contratto d’affitto permette ai locatari di essere in regola con la legge e ai conduttori di essere tutelati. Vediamo le diverse soluzioni contrattuali. Contratto a canone concordato: questo tipo di contratto ha una durata di 3 anni che si rinnova per altri 2 a meno di altre comunicazioni. Inoltre, il locatore e il locatario non hanno autonomia, le decisioni vengono prese dalle associazioni rappresentanti. Questi decidono il canone e una clausola sulla rescissione. In caso di disdetta illegittima da parte del locatore, l’affittuario può chiedere un risarcimento non inferiore a 36 mesi in base al canone pagato. Contratto transitorio: questa è la formula che pone meno vincoli ad entrambe le parti. Infatti il contratto ha una durata che va da un minimo di un mese ad un massimo di 18 mesi. Il rinnovo non è automatico, ma deve essere fatto attraverso la stipula di un nuovo contratto. Sia il conduttore che il locatario possono fornire la documentazione, da allegare al contratto scritto, in cui spiegano le necessità che li spingono a scegliere questa forma di contratto. Contratto per studenti universitari: questo contratto ha valenza territoriale e può essere adottato solo nei Comuni in cui ci sono sedi universitari, perchè rivolto agli studenti fuori sede, che per frequentare il corso di laurea devono allontanarsi dalla città di residenza. Il contratto dura da 6 a 36 mesi e si rinnova in automatico, tranne disdetta.

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