affitti: dal 2020 per la detrazione solo pagamenti tracciabili, ma non per tutti

Da quest’anno il canone di affitto dovrà essere pagato con mezzi tracciabili per poter usufruire delle detrazioni fiscali. Questo però vale solo per gli affitti brevi e per gli studenti universitari. Per i restanti canoni di affitto — spiega il sito Investireoggi.it — valgono ancora le vecchie regole e il corrispettivo potrà essere versato anche in contanti. Due pesi e due misure? Non è ancora chiaro, ma pare che il governo abbia voluto spingere sull’acceleratore della tracciabilità dei pagamenti laddove si annida maggiormente l’evasione fiscale e cioè nell’affitto di alloggi a studenti fuori provincia e universitari. Così, dal 1 gennaio 2020, per poter beneficiare delle detrazioni fiscali al 19% in dichiarazione dei redditi per canoni di affitto di alloggi destinati a studenti sarà necessario versare le somme a mezzo assegni, bonifici o tramite carte bancomat o di credito. Diversamente non sarà possibile detrarre nulla dalla dichiarazione dei redditi. È stata la Legge di Bilancio 2020 ad introdurre la nuova regola, presupposto fondamentale per accedere ai rimborsi Irpef per le spese indicate dall’articolo 15 del TUIR. La detrazione forfettaria riconosciuta per l’affitto dell’abitazione principale resta invece fuori dall’obbligo di tracciabilità e resta possibile pagare in contanti. Allo scopo si ricorda che potranno essere  portate in detrazione per un massimo di 500 euro le spese sostenute per canini di affitto fino ad un importo di 2.633 euro. Tutto rimane invece come prima per il pagamento dei canoni di locazione dell’abitazione principale. L’obbligo di tracciabilità delle spese detraibili ai fini Irpef è, come detto sopra, limitato agli oneri di cui all’articolo 15 del Testo Unico che non interessano questo caso. Pertanto gli inquilini di case adibite come abitazione principale saranno liberi di scegliere se pagare l’affitto mensile in contanti o con mezzi tracciabili, senza perdere il diritto al rimborso fiscale in dichiarazione dei redditi. Secondo le stime, la maggior parte degli inquilini paga a mezzo bonifico bancario o postale e solo una piccola percentuale usa il contante. L’esclusione dall’obbligo di tracciabilità riguarda la detrazione forfettaria pari a 300 euro, per i contribuenti con reddito non superiore a 15.493,71 euro e 150 euro, per i contribuenti con reddito complessivo superiore a 15.493,71 euro e fino a 30.987,41 euro. Ricordiamo che per i contratti di locazione stipulati in regime convenzionale a cedolare secca la detrazione fiscale è pari a: euro 495,80 se il reddito complessivo (comprensivo del reddito assoggettato al regime della cedolare secca) non supera euro 15.493,71; euro 247,90 se il reddito complessivo (comprensivo del reddito assoggettato al regime della cedolare secca) supera euro 15.493,71, ma non euro 30.987,41.

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