Agevolazioni Prima Casa: si estendono anche alle pertinenze?

Nella risposta all’interpello n. 362 del 2019, dell’Agenzia delle Entrate, vengono chiarite una serie di questioni e di regole a cui è indispensabile attenersi ai fini delle agevolazioni prima casa, anche per quanto riguarda le pertinenze. La stessa Ade — riporta il sito Investireoggi.it — specifica che «l’agevolazione per l’acquisto della “prima casa” consente di pagare imposte ridotte sull’atto di acquisto di un’abitazione in presenza di determinate condizioni. Chi acquista da un privato (o da un’azienda che vende in esenzione Iva) deve versare un’imposta di registro del 2%, anziché del 9%, sul valore catastale dell’immobile, mentre le imposte ipotecaria e catastale si versano ognuna nella misura fissa di 50 euro. Se, invece, il venditore è un’impresa con vendita soggetta a Iva, l’acquirente dovrà versare l’imposta sul valore aggiunto, calcolata sul prezzo della cessione, pari al 4% anziché al 10%. In questo caso le imposte di registro, catastale e ipotecaria si pagano nella misura fissa di 200 euro ciascuna».A tal fine è necessario trasferire la propria residenza, entro un anno dall’acquisto dell’immobile, nel Comune in cui esso ha sede. Pena la revoca del Bonus fiscale concesso.

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