Aliquota Imu e Tasi 2019: rischio di aumenti

Quanto è concreto il rischio aumento Imu e Tasi 2019? La Legge di Bilancio 2019 — ricorda il sito Investireoggi.it — ha eliminato il blocco degli aumenti dell’aliquota dando di fatto ai sindaci facoltà di decidere se incrementare l’aliquota oppure no. Non significa, ovviamente, che tutti ne approfitteranno ma potenzialmente ne hanno la facoltà e questo lasciare carta bianca preoccupa i proprietari di casa in diverse città. La questione non riguarda i Comuni in cui i contribuenti sono già tenuti a pagare l’aliquota Imu massima. Ricordiamo che il valore massimo è di 3,3% per l’addizionale Irpef regionale, 0,8% per quella comunale (fatta eccezione di Roma dove è attualmente allo 0,9%) e il 10,6 per mille per Tasi e Imu sulle seconde case. Vista la situazione critica di molte casse comunali, si prevede che non saranno molti i sindaci a non “approfittare” di questo aumento Imu e Tasi per incrementare le entrate locali. Che sia o no inevitabile, quel che è certo è che, sulla carta almeno, questa possibilità di aumento aliquota tasse sulla casa riguarda potenzialmente  6516 Comuni (visto che tanti sono quelli che ad oggi non applicano già l’aliquota massima). Sono invece 6782 i Comuni che potrebbero far registrare un aumento delle addizionali comunali o regionali. Insomma non si può dire che si tratti di un fenomeno marginale.

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