bologna, il Comune fissa le quote per gli alloggi sociali

Il Comune di Bologna vara “nuove modalita’ organizzative” per gli interventi legati all’emergenza-transizione abitative e, nell’ambito di questo provvedimento, definisce tre fasce per il “pagamento di un contributo forfettario nelle strutture condominiali ovvero di un contributo alle spese per le utenze e condominiali per gli alloggi sociali”, come si legge nella delibera approvata dalla Giunta. Il contributo e’ determinato in proporzione al valore Isee del nucleo famigliare, con decorrenza dall’1 luglio 2018: 100 euro (Isee da zero a 6.000 euro); 200 euro (Isee da 6.000 a 15.000 euro); 300 euro (Isee da 15.000 a 24.016 euro).    A questi importi vanno aggiunte le utenze, la Tari e le spese condominiali. Per le strutture Vis e Roncaglio, recita la delibera, il contributo e’ sempre pari a 300 euro (visti gli attuali contratti con i gestori) a prescindere dal valore Isee, con l’aggiunta delle spese per l’energia elettrica dell’alloggio. La misura e’ inserita in un quadro di “reponsabilizzazione dei destinatari dell’intervento”: oltre al pagamento delle quote, questo obiettivo prevede anche la “sottoscrizione di un patto di adesione alle regole di convivenza-regolamenti condominiali”. La durata della permanenza negli alloggi, poi, “viene definita sulla base del Piano assistenziale individuale (Pai) e degli interventi previsti per accompagnare il nucleo all’autonomia abitativa- continua la delibera- e puo’ essere prorogata o revocata in caso di modifiche del Pai, come proposte dall’Equipe Casa, fermo restante il limite massimo di permanenza di due anni piu’ uno negli alloggi di transizione e di due anni piu’ due nelle strutture di tipo condominiale”.

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