bologna, inevase 6000 richieste di affitto

Trovare casa in affitto ai tempi della digital economy e del consumo collaborativo sembra ancora più difficile: gli appartamenti frutterebbero di più con la condivisione sulle piattaforme che gestiscono gli affitti brevi? E allora in tanti decidono di trasformare la propria casa in un b&b limitando ulteriormente la disponibilità di immobili in affitto per studenti universitari e giovani lavoratori, che si trovano così ancora più in crisi e sono costretti a subire anche un aumento dei canoni. Questo perlomeno lo scenario che sembra esserci delineato a Bologna. Un’indagine sul mercato degli appartamenti in locazione nel Comune di Bologna, commissionata dall’amministrazione alla fondazione di ricerca Istituto Cattaneo, parla di una richiesta inevasa di quasi 6.000 famiglie e centinaia di studenti e lavoratori fuori sede che restano senza alloggio: un panorama di offerta piatto che non riuscirebbe ad evadere la domanda in crescita, alla quale vanno aggiunte le presenze turistiche in città, con conseguente crescita del numero di appartamenti affidati ai portali online di affitti brevi (circa 2.000 unità abitative in appena 2 anni).

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