BOLOGNA, più di 2000 FIRME IN COMUNE PER “LIMITARE” AIRBNB

Oltre 2.000 firme per semplificare la vita a chi cerca casa a Bologna o e’ costretto a vivere in citta’ pagando affitti molto alti. Sono quelle raccolte, e consegnate questa mattina al Comune, da ‘Pensare urbano’, il gruppo di cittadini e associazioni che si autodefinisce un “laboratorio per il diritto alla citta’” e che da piu’ di un anno si sta attivando per risolvere la questione abitativa a Bologna definendola molto peggiorata da quando e’ arrivata in citta’ Airbnb, la piattaforma di ospitalita’ online americana. Per la precisione, in oltre 2.307 (studenti e cittadini) hanno firmato per chiedere al Comune l’avvio di una istruttoria pubblica sul tema. “Ne sarebbero bastate 2.000 ma abbiamo voluto dare un segnale anche per l’urgenza che sta avendo il problema, e non solo per la sua gravita’”, spiega Fabio D’Alfonso, uno dei coordinatori di Pensare urbano. Ovviamente, a dover fare i conti con i prezzi di affitti molto alti, sia per interi appartamenti ma anche solo per singole stanze non solo solo 2.000 persone, dato emerso anche durante il periodo di raccolta firme, durato due mesi.

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