Bonus mobili anche su volumi ridotti

Per accedere al bonus ristrutturazioni e bonus mobili non conta se l’immobile ristrutturato è più piccolo. La volumetria preesistente — scrive Italia Oggi — rappresenta solo il limite massimo di edificabilità. Lo ha chiarito l’Agenzia delle Entrate nella risposta 265 relativa alle agevolazioni per il recupero del patrimonio edilizio e per il bonus mobili. Secondo l’Agenzia, è possibile fruire delle due agevolazioni fiscali anche nel caso in cui il contribuente abbia realizzato un intervento di ristrutturazione edilizia mediante demolizione e successiva ricostruzione, che abbia prodotto un edificio con volumetria inferiore rispetto all’immobile preesistente. La detrazione ai fini Irpef delle spese relative agli interventi di recupero del patrimonio edilizio consiste in una detrazione dall’Irpef del 36% delle spese sostenute. Inoltre, ai contribuenti che fruiscono della detrazione per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio è riconosciuta anche una detrazione del 50% per le spese sostenute per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+, nonché A per i forni, e per le apparecchiature per le quali sia prevista l’etichetta energetica, finalizzati all’arredo dell’immobile oggetto di recupero (cosiddetto «bonus mobili»). Sono definiti di «ristrutturazione edilizia» — continua Italia Oggi — gli interventi volti a trasformare gli organismi edilizi mediante un insieme sistematico di opere che possono portare ad un organismo edilizio in tutto o in parte diverso dal precedente. In essi sono ricompresi anche quelli consistenti nella demolizione e ricostruzione con la stessa volumetria di quello preesistente.

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