Bonus mobili: l’unico caso in cui si ottiene senza ristrutturazione

Tra i casi di ristrutturazione e bonus mobili, quelli di sostituzione caldaia e installazione della pompa di calore seguono delle regole specifiche. Cerchiamo di riepilogarle prendendo spunto dal quesito di un lettore che ha scritto al sito Investireoggi.it:“In base alle linee guida dell’Agenzia dell’Entrate e come riportato nella Circolare 3E del 2 marzo 2016 al punto 1.5, la sostituzione della caldaia è qualificabile come intervento di “manutenzione straordinaria” e quindi consente l’accesso al Bonus Arredi, senza dover necessariamente effettuare interventi di ristrutturazione muraria dell’immobile. La prima domanda è: se invece di sostituire la caldaia ancora funzionante provvedo ad installare semplicemente una pompa di calore, ottenendo comunque un risparmio energetico, posso ugualmente accedere al Bonus Arredi? La seconda domanda è: come faccio a dimostrare che, sostituendo la caldaia o installando eventualmente la pompa di calore, è stato ottenuto un risparmio energetico rispetto alla situazione preesistente?”. L’installazione di un impianto di riscaldamento a pompa di calore dà dunque diritto al bonus mobili anche senza ristrutturazione? La risposta è affermativa — secondo Investireoggi.it — come anche chiarito dall’Agenzia delle Entrate con circolare n. 11/2014, che riconosce espressamente il bonus mobili anche in mancanza di ristrutturazione nel caso di interventi di risparmio energetico. Restano intuitivamente esclusi quelli che beneficiano dell’ecobonus.

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