Caos rifiuti a Roma: il dossier alla Procura

Il dossier sul caos rifiuti e sulla gestione dell’Ama è pronto per la magistratura. Si va dai dati sui cassonetti bruciati ai bilanci lacunosi, dalle prolungate assenze sospette alle denunce dei romani che hanno inviato segnalazioni molto precise con indirizzo e orari circa il mancato passaggio dei mezzi Ama e gli spazzini sorpresi in servizio con tuta e furgoncino al seguito ma che invece stazionavano al bar, come ha riportato “Il Messaggero”. Ma è l’azienda municipalizzata il vero obiettivo del dossier della sindaca Virginia Raggi. Come sostiene il collegio dei sindaci dell’Ama, i problemi più allarmanti sono l’intera struttura organizzativa e il sistema dei controlli interni che fa acqua da tutte le parti. Praticamente sono disattesi tutti i piani di monitoraggio semestrale, ossia non ci sono controlli e prevenzione dei reati tra cui quelli relativi alla gestione operativa degli impianti, reati che vanno dal furto del carburante al rischio di frode nella produzione di documenti contabili. In azienda, oltretutto, prolificano dirigenti con ruoli ad interim, o con incarichi multipli ricoperti però dalla stessa persona. Inoltre, ci sono ben diciotto procedimenti aperti dalla Procura della Corte dei Conti per possibili danni erariali per cui sono stati delegati a indagare i revisori interni all’azienda.

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