Casa, Italia anomalia d’Europa: i prezzi ancora non salgono

“Una risalita dei prezzi, della domanda e del numero di compravendite e locazioni”. E’ la previsione per il 2018 del mercato immobiliare avanzata da Carlo Giordano, amministratore delegato di Immobiliare.it, sulla scorta dei trend osservati negli ultimi dodici mesi soprattutto nei centri urbani più popolati. Secondo l’Osservatorio del portale, il 2017 si è concluso con prezzi che, a livello nazionale, hanno quasi raggiunto la stabilità: il calo sull’anno precedente si limita infatti a uno 0,5%. Resta però evidente una frammentazione del panorama nazionale, con le metropoli che tirano la ripresa e i centri più piccoli che rimangono indietro, soffrendo ancora la crisi. “Per oltre mille comuni italiani il 2017 si è concluso con zero transazioni, segno di una totale assenza di mercato in territori che non offrono opportunità lavorative e stanno vivendo una condizione di abbandono, è nelle grandi città, e ancor più nelle metropoli, che si sta finalmente realizzando la ripresa”, sintetizza lo stesso Giordano. E resta evidente anche la scarsa vitalità del mercato italiano rispetto a quelli dei partner europei, i cui dati relativi al terzo trimestre del 2017 sono stati resi noti oggi da Eurostat, l’ufficio di statistica della Ue. Nei tre mesi di riferimento, prezzi delle case sono saliti del 4,1% nell’eurozona e del 4,6% nell’Unione europea, rispetto all’anno prima. Mentre nel confronto con il trimestre precedente, il progresso è dell’1,7% sia per l’area euro che per la Ue a 28. Su base annua – e qui si va alle note delenti – l’Italia risulta l’unico dei Paesi monitorati ad aver segnato un calo, dello 0,9%. Mentre su base trimestrale a farci compagnia tra chi ha visto prezzi scendere ci sono la Findlandia, che come noi mette a referto una flessione dello 0,5%, la Romania (-1,6%) e Cipro (-0,3%).

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