case a prova di ladro: valgono il 20% in più

Luglio e agosto sono i mesi per eccellenza in cui il timore di “visite indesiderate” preoccupa di più gli italiani: addirittura 6 su 10, secondo gli ultimi dati Istat, partono per le vacanze con l’angoscia di ritrovarsi la casa svaligiata al proprio ritorno. Non certo il modo migliore per godersi il meritato riposo estivo. Per questo motivo — scrive Il Fatto Quotidiano — come ha recentemente messo in luce un’analisi di Immobiliare.it , sia la vendita che la locazione di appartamenti a prova di ladro risultano particolarmente veloci e remunerative. Le abitazioni dotate di sistemi di sicurezza valgono il 7% in più in caso di vendita e addirittura il 21% in più in caso di affitto, quindi è senza dubbio conveniente per i proprietari investire in questo senso, a maggiore ragione considerando gli incentivi fiscali messi a disposizione dallo Stato per chi installa porte blindate o allarmi. Tuttavia, il patrimonio immobiliare non soddisfa pienamente questa esigenza, almeno quello presente sul mercato: solo il 33% delle case è dotato di porta blindata, il 15% di videocitofono, il 10% di un impianto di allarme e appena il 2,9% di una portineria, che nella percezione degli italiani rappresenta ancora una fonte di sicurezza molto importante. Analizzando l’offerta di case in vendita e in affitto emerge che la regione in grado di soddisfare meglio la richiesta di sicurezza è la Lombardia, dove il 47% degli annunci indica la presenza di una porta blindata, il 20% di un impianto di allarme e l’11% di una portineria per l’intera giornata. Le altre regioni più sensibili a questo tema — continua Il Fatto Quotidiano — sono Lazio (46% di abitazioni dotate di porta blindata), Piemonte (43% di porta blindata e 15% di allarme), Veneto (15% di allarme). Considerando invece la presenza di una portineria per l’intera giornata, subito dopo la Lombardia troviamo Lazio e Campania, dove la percentuale è di poco inferiore al 10%.

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