Caso rifiuti, nel dossier della Raggi anche le segnalazioni dei romani sugli assenteisti Ama

Nel documento preparato per i pm ai dati sui cassonetti bruciati, sui bilanci lacunosi, sulle prolungate assenze sospette si sono aggiunte le denunce dei romani che hanno inviato segnalazioni molto precise con indirizzo e orari sul mancato passaggio dei mezzi Ama e sugli spazzini pizzicati in servizio con tuta e furgoncino al seguito ma che stazionavano al bar. Ma è l’intera filiera aziendale che si vorrebbe passare ai raggi X, secondo quanto riporta Il Messaggero. Nel dossier la prima cittadina vuole inserire anche i due anni di dialettica, molto difficile, intavolata con la Regione Lazio sulla gestione dei rifiuti. Ma è l’azienda municipalizzata il vero cuore del report di Raggi. Come scrive in modo lampante il collegio dei sindaci dell’Ama i problemi più allarmanti sono l’intera struttura organizzativa e il sistema dei controlli interni che fa acqua da tutte le parti. Come sintetizza uno dei legali che sta lavorando ai dati: «È semplice, chi dovrebbe controllare non controlla». E infatti sono disattesi tutti i piani di monitoraggio semestrale e, secondo quanto scrivono i commercialisti — continua Il Messaggero — c’è «assenza di presidi procedurali inerenti alla prevenzione dei reati tra cui quelli relativi alla gestione operativa degli impianti». Dal furto del carburante al rischio frode nella produzione di documenti contabili. Il clima nell’azienda è molto pesante e senza ricambio da tre anni, da quando il commissario Tronca bloccò le assunzioni. E ad oggi la situazione è un sottobosco stratificato di dirigenti con ruoli ad interim, o con incarichi multipli ricoperti però dalla stessa persona, e una giungla di prassi che però, come è facile immaginare, non sono regole e procedure standard decifrabili da chiunque.

 PROBLEMI DI CONDOMINIO? L’ARPE LI RISOLVE CON SOLI 8 EURO AL MESE. CONSULENZE TECNICHE-LEGALI-FISCALI GRATUITE PER TUTTO L’ANNO

Articoli Correlati