Come rendere antisismico il proprio immobile

Per rendere antisismica una casa occorre mettere in atto un insieme di interventi finalizzati a garantire la salvezza dei suoi occupanti anche in presenza di un forte terremoto. Perché si definisca “antisismica” una costruzione non deve necessariamente rimanere intatta dopo un terremoto, ma “rimanere in piedi” proprio per garantire l’incolumità delle persone al suo interno. Pertanto, vanno messe in atto opere di ristrutturazione finalizzate proprio alla sua messa a punto, tra le quali, come più importanti, si annoverano:- il consolidamento delle murature, utile per consentire alle pareti di resistere all’attraversamento dell’energia che si sprigiona durante un terremoto. Fanno parte di questa categoria le cerchiature, le cuciture metalliche, la riduzione delle spinte, le opere di prevenzione in termini di deformabilità, le coperture, l’implementazione dei maschi murari; – il consolidamento dei solai, al fine di irrigidire il solaio rispetto agli altri elementi strutturali. In questo modo si evitano distacchi potenzialmente letali (e a cui farebbe seguito come minimo il crollo del solaio); – il supporto e l’ancoraggio delle strutture in cemento armato che, nella maggioranza dei casi, si riduce alla incamiciamento dei pilastri, ossia all’applicazione di coperture che ne garantiscano la stabilità anche sotto pesanti oscillazioni;- installazione dei connettori, ovvero di elementi che ancorano le parti strutturali (soprattutto i solai) e che sono in grado di resistere ai terremoti più forti.

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