condominio: Il moroso rischia di pagare due volte

 Si è svolto a Roma il convegno, organizzato dal Sole 24 Ore in collaborazione con Unai, dedicato a presentare le novità editoriali nel settore condominiale e ad affrontare alcune tematiche più attuali: le morosità, la costituzione di fondi condominiali e la formazione dell’amministratore. Il convegno si è svolto nell’ambito del Tour del Condominio organizzato dal Sole 24 Ore. L’intervento di Antonio Scarpa, magistrato della II sezione della Corte di Cassazione, è stato centrato sulla questione delle morosità. In particolare, Scarpa ha approfondito il ruolo di amministratore, condomini obbligati e morosi e terzi. La grande novità, ha detto Scarpa — si legge sul Sole 24 Ore — è la comunicazione dei dati ai terzi creditori, e la norma libera dai doveri legati alla privacy. Anzi, c’è un obbligo di legge di comunicare nome, cognome, millesimi e situazione di morosità. Ma chi sono i creditori e chi sono i morosi? E Scarpa ha esposto quello che chiama un “dogma”: quando l’amministratore fa un contratto con un terzo (anche il portiere) in qualità di rappresentante dei condòmini viene riferito l’obbligo contrattuale in capo a ciascun condomino. Alcuni, ha precisato Scarpa, possono essere morosi solo per certe spese perché si rifiutano di pagare quelle spese, quindi vanno considerati in base alla diretta riferibilità rispetto a quel terzo creditore che non è stato pagato (il che, certo, è facile da individuare con le spese straordinarie). I dati dei morosi vanno quindi consegnati in quanto finalizzati a un’azione giudiziaria (la loro escussione). Il fornitore è in credito solo per i suoi crediti e solo nei confronti di determinati condòmini.

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