Condono edilizio: oltre 4 milioni di pratiche inevase da 35 anni

Sono oltre 4 milioni le pratiche di condono edilizio che giacciono sospese negli uffici comunali italiani a 35 anni dalla prima legge varata nel 1985. Stando al Secondo Rapporto sul Condono edilizio in Italia realizzato dal Centro Studi Sogeea, in dettaglio rimangono ancora 4.263.897 richieste di sanatoria da evadere, pari a più di un quarto rispetto al totale delle domande presentate e che ammonta a 15.007.199. Dal monitoraggio emerge che quasi 3 milioni di istanze ancora da definire, per la precisione 2.842.938, sono relative al provvedimento legislativo 47/85 varato dal governo presieduto da Bettino Craxi, mentre alle leggi del 1994 e del 2003 (governi Berlusconi) sono invece riconducibili rispettivamente 810.367 e 610.592 pratiche. Passando al vaglio le istanze presentate presso gli uffici tecnici dei Comuni italiani, dal Rapporto si nota che per poco più del 72% – pari a 10.816.634 unità – si tratta di pratiche relative alla prima legge sul condono edilizio, quella varata nel 1985. I dati del Secondo Rapporto sul Condono edilizio in Italia sono stati presentati al Senato, nella Sala Capitolare, dal direttore scientifico del Centro Studi Sogeea, l’urbanista Sandro Simoncini, del vice presidente con delega all’Edilizia dell’Associazione nazionale giovani costruttori edili (Ance), Domenico Perdono, e del prorettore della Sapienza per le politiche energetiche, Livio De Santoli.

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