Due valdostani su tre credono ancora nel valore del mattone

Per i valdostani è ancora un buon investimento ma sono sempre più frenati da tasse e normative. Il 47% teme gli effetti di normativa e tassazione. La proprietà vince comunque sull’affitto: l’85% preferisce vivere dentro le proprie mura. Per gli italiani la casa è da sempre un grande bene sia economico che affettivo. Un aspetto – questo – che trova conferma anche in Valle d’Aosta: secondo l’ultima ricerca dell’Osservatorio di Sara Assicurazioni, la compagnia assicuratrice ufficiale dell’Automobile Club d’Italia, infatti, due valdostani su tre (68%) credono ancora nel valore del mattone, ma rispetto al passato ammettono di avere molte paure. La più grande preoccupazione è legata all’incertezza su tasse e cambiamenti normativi che – vuoi con l’introduzione di obblighi o il venir meno di agevolazioni e detrazioni – preoccupa quasi un valdostano su due (47%). A suscitare timori sono anche gli eventi catastrofali come terremoti e inondazioni (47%), il potenziale peggioramento del contesto ambientale circostante, provocato dal degrado, da interventi edilizi o da aumenti del livello di criminalità e inquinamento della zona (38%), e le potenziali fluttuazioni del mercato immobiliare (32%). Nonostante queste preoccupazioni, l’abitazione continua a rivestire un ruolo molto importante come investimento per il futuro proprio e della propria famiglia, vedendo nel patrimonio immobiliare un bene rifugio per tempi incerti (52%), una forma di investimento finalizzata all’affitto (22%) o alla rivendita (4%), o un lascito per i propri figli (22%).

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