Ecobonus a misura di risparmio energetico

Alla novità lavorano già da alcune settimane i tecnici del ministero dello Sviluppo economico e una prima ipotesi di riforma sarebbe già stata inviata al ministero dell’Economia per il vaglio di compatibilità con le finanze pubbliche. La prossima legge di bilancio — scrive Il Sole 24 Ore — appare destinata ad essere il veicolo ideale per tramutare in norma il progetto di revisione, anticipato peraltro nelle sue linee generali con il documento sulla Strategia energetica nazionale. L’idea del ministero dello Sviluppo economico è rendere più «sfidante» il sistema delle detrazioni fiscali al 65% per il risparmio energetico. Si valuta di modulare la percentuale in detrazione in relazione al risparmio atteso, ma anche di introdurre massimali unitari di spesa per tipologia di intervento, premiare le azioni più efficienti orientandosi sempre di più verso interventi radicali sull’edificio. Allo studio c’è inoltre una valorizzazione dei risparmi generati dalle detrazioni fiscali per il recupero edilizio, ad oggi non conteggiati, attraverso un sistema di incentivazione integrato con l’ecobonus. Incrociando l’effettiva platea dei beneficiari, la lista degli interventi agevolabili e le percentuali di rimodulazioni si capirà se nel complesso il nuovo ecobonus risulterà più o meno generoso rispetto alla versione attuale. Il riassetto, nelle ambizioni ministeriali, dovrebbe essere contestuale alla stabilizzazione della misura, anche se su questo punto bisognerà vedere come finirà il consueto confronto con il Tesoro che dovrà decidere se ci sono margini per un intervento di ampio respiro o solo per la proroga di un anno.

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