Federproprietà: per superare la crisi edilizia occorre un piano nazionale di edilizia sociale e agevolata come nel dopoguerra

“Non può più perdersi tempo nell’attesa che le cose si risolvano da sole — afferma in una nota Federproprietà — Deve subito porsi mano a programmi di edilizia sociale e agevolata di valenza nazionale e con l’impiego di adeguate risorse pubbliche, come avvenuto con i grandi piani dei primi decenni del Dopoguerra; eventuale potrà essere il ricorso alla locazione con patto di futura vendita e responsabilizzazione degli assegnatari nella gestione degli alloggi. La crisi edilizia ed il conseguente disagio sociale potranno ritenersi superati soltanto quando le condizioni del mercato saranno meno penalizzanti per chi cerca casa, ma per converso anche per i proprietari che intendano locarla, sui quali – non dimentichiamolo – è incombente la revisione del Catasto che sembra diretta a creare squilibri di vario genere, nonostante il preannunciato formale rispetto dell’invarianza complessiva del gettito, come voluto  dal legislatore”. A questo proposito Federproprietà ricorda che si è ritenuto di affrontare con precise iniziative e modifiche legislative l’annoso tema della morosità nelle locazioni urbane (si veda in proposito la proposta di legge presentata nella XVII legislatura A.S. n. 3009 nella quale si fissa il limite massimo di 30 giorni per il rientro in possesso dell’unità immobiliare da parte del proprietario).

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