I documenti necessari per iniziare i lavori di ristrutturazione

Non sempre è necessario presentare dei documenti al Comune per poter effettuare dei lavori in casa. Infatti, se non si cambia la configurazione dell’appartamento, non si spostano mura e non si modificano gli impianti non è necessario presentare la documentazione. Invece, se si apportano modifiche come quelle sopra indicate è necessario comunicare al Comune. Innanzitutto si deve presentare la DIA (dichiarazione inizio lavori) che deve essere firmata da un tecnico (geometra, architetto) e consegnata alla municipalità di appartenenza e, dopo un mese, si possono iniziare i lavori. La Denuncia di Inizio Attività (D.I.A.) è un atto amministrativo che, nel mondo dell’edilizia, rappresenta oggi uno degli strumenti urbanistici più rilevanti. Si tratta di è uno strumento estremamente potente, che serve alla Pubblica Amministrazione (in larga parte, gli uffici Tecnici dei Comuni) per compiere il ruolo di vigilanza sull’attività edilizia che si svolge sul proprio territorio. Con una D.I.A. oggi si può ristrutturare il proprio appartamento, si possono effettuare opere di manutenzione ordinaria o straordinaria sul proprio immobile, si possono, addirittura, costruire nuovi edifici, qualora sia presente un Piano Particolareggiato. Inoltre, si devono presentare: visura e piantina catastale, atto di proprietà e concessioni in sanatorie (condoni). Infine, a fine lavori, il tecnico redige il certificato di agibilità e riconsegna al Catasto la nuova pianta.La D.I.A. è regolamentata, oggi, nel Testo Unico dell’Edilizia, racchiuso nel D.P.R. 380/2001 che, all’art. 22 e 23 ne descrive il potere e i limiti. Il documento va presentata all’Ufficio Tecnico del Municipio capitolino di residenza a firma di un Tecnico abilitato alla progettazione (ingegnere, architetto, geometra o perito). deve contenere un progetto grafico rappresentante lo stato di fatto e la situazione futura, una relazione tecnica in cui si descrivono nel dettaglio le opere da compiersi e i riferimenti normativi, nazionali e locali, che interessano il provvedimento e la certificazione del fatto che il progettista si assume la responsabilità che le opere siano in conformità degli strumenti urbanistici vigenti al tempo dei lavori.

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