I tassi dei mutui in Italia continuano a calare, nessuno in Europa fa meglio per il variabile

I tassi dei mutui in Italia continuano a calare e oggi nessuno in Europa fa meglio per il variabile. Dopo mesi e mesi di tassi calmierati, anche e principalmente per effetto della politica economica della Bce, indipendentemente dalla riconferma o meno del quantitative easing voluto da Mario Draghi — scrive Italia Oggi — gli istituti di credito stanno prendendo le loro contromisure. Facile.it e Mutui.it hanno deciso di puntare l’attenzione su quello che sta accadendo ai tassi – fisso e variabile – applicati dalle banche non solo in Italia, ma anche in molte altre parti del mondo e, numeri alla mano, gli effetti sono evidenti (www.facile.it/news/mutui-elezioni-confronto-tassi-italia-europa.html). Rispetto alla stessa analisi svolta lo scorso settembre, in Italia si è ridotto in maniera importante sia il valore del tasso fisso sia di quello variabile; alla fine dell’estate le migliori offerte, per il fisso, si muovevano nel range compreso fra il 2,01% e il 2,08% mentre oggi chi decide di indicizzare in questa maniera il proprio mutuo ottiene senza troppe difficoltà fino all’1,85%. Discorso omologo per il tasso variabile che a settembre 2017 era generalmente compreso tra l’1,03% e l’1,10% e, a gennaio 2018, ha sul mercato offerte pari allo 0,94%.

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  • Rimborso Spese Mediche
  • Contributo per Coniuge e/o Figlio diversamente abile
  • Contributo Iscrizione1° Anno Università
  • Contributo Conseguimento Diploma Scuola Media Superiore
  • Contributo decesso del portiere
  • Contributo Nascita Figlio

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