Il gettito Imu-Tasi non conosce crisi: 22 miliardi nel 2018  

Il gettito Imu-Tasi, solo quello, non conosce crisi: nel 2018 si conferma pari a 22 miliardi di euro (21 miliardi e 983 milioni, per la precisione) di cui 19,9 miliardi provenienti dall’imposta municipale sugli immobili e 1 miliardo e 100 milioni dal tributo sui servizi indivisibili. A scendere — rileva Italia Oggi — sono invece i prezzi delle abitazioni che, rispetto alla media del 2010, nel primo trimestre 2019 sono diminuiti del 17,2% a causa della svalutazione delle case già esistenti, il cui valore si è ridotto del 23,7%. Una discesa continua quella delle vecchie abitazioni che non conosce sosta dal 2011 e che è solo in parte compensata dal debole aumento dei prezzi delle nuove case (+0,8%). In audizione dinanzi alla commissione Finanze della Camera che sta esaminando la proposta di legge (AC 1429) a firma del deputato leghista Alberto Gusmeroli sull’unificazione di Imu e Tasi destinate a confluire in un nuovo tributo immobiliare comunale, l’Istat certifica il peso di una «patrimoniale» che dal 2012 al 2018 ha pesato per circa 161 miliardi di euro. L’Istat spiega quella che definisce «la vischiosità dei prezzi» degli immobili anche in base ad altri fattori «più strutturali» come l’invecchiamento della popolazione, la ripresa economica debole, la difficoltà ad attrarre investimenti esteri e soprattutto il deterioramento del patrimonio immobiliare, visto che, come detto, sono in particolar modo i prezzi delle case esistenti a provocare la caduta dei valori immobiliari dal 2010 ad oggi mentre quelli delle case nuove «hanno mostrato una sostanziale tenuta e qualche lieve segnale di crescita». Se i prezzi faticano a crescere, il volume delle compravendite mostra segnali di ripresa. Dopo il picco registrato nel 2006 e la caduta, inarrestabile, fino al 2013, anno in cui le transazioni hanno raggiunto il minimo storico (un quinto in meno rispetto al 1997 e quasi la metà del 2016) — continua Italia Oggi — l’Istat registra una graduale ripresa a partire dal 2014 con un aumento di transazioni pari al 35,7% nel 2018 rispetto ai valori minimi del 2013, ma ancora con un gap del 28,9% rispetto ai valori massimi del 2006. Completano il quadro i dati sul patrimonio immobiliare delle famiglie: nel 2018 poco più del 70% delle famiglie residenti (quasi 19 milioni) vive in una casa di proprietà e il 19% di esse paga un mutuo. Al Nord la percentuale di famiglie con mutuo sale al 24,9%, al Sud scende al 10,8%.

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