Imu e Tasi 2017: la scadenza di dicembre

A dicembre i proprietari di seconde case (o prima casa di lusso) saranno chiamati al versamento di Imu e Tasi 2017. La scadenza della seconda rata per il saldo dell’imposta di fine anno — ricorda il sito Investireoggi.it — è fissata al 18 del mese, essendo il 16 un sabato. Il calcolo dell’importo da pagare si fa sulla base delle delibere che i Comuni hanno approvato entro lo scorso marzo. E qui entra in gioco il caso delle amministrazioni che non hanno provveduto secondo i termini a questo aggiornamento. A fare chiarezza su questo punto è un recente comunicato del ministero dell’Economia e delle Finanze relativo al pagamento Imu e Tasi 2017. Il comunicato prima di tutto chiarisce che le aliquote per il calcolo del saldo Imu e Tasi vanno applicate secondo quanto stabilito dai Comuni nelle delibere adottate entro il 31 marzo 2017 e pubblicate online entro il 28 ottobre scorso.Per quanto riguarda la data della delibera fa fede quella riportata sul documento. Se la delibera per le aliquote applicabili al calcolo Imu e Tasi 2017 è stata approvata in ritardo rispetto al termine sopra citato come deve comportarsi il contribuente? La legge sul punto è piuttosto chiara e tutela il contribuente proprietario di seconda casa soggetta ad Imu e Tasi: in caso di ritardi nell’approvazione “si intendono prorogate di anno in anno” le aliquote vecchie. Sono però al tempo stesso fatte salve le ipotesi di esercizio del diritto di autotutela da parte del Comune per il caso di errori o di eventi straordinari previsti dalla legge come ad esempio il dissesto finanziario.Da menzionare in questo contesto anche il caso di “errata corrige”, ovvero di delibera aliquote Imu e Tasi pubblicata nei termini ma poi modificata e pubblicata di nuovo con nota di correzione. In questo caso infatti vale la seconda pubblicazione.

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