in crescita la NUDA PROPRIETA’
Nel 2017 secondo i dati dell’Agenzia delle Entrate, le compravendite di nuda proprietà sono state 24.021 con una crescita dell’1,3% rispetto al 2016; tasso di crescita decisamente inferiore rispetto a quello registrato sulle compravendite di piena proprietà che sono, invece, aumentate del 4,9%. L’acquisto della nuda proprietà ha avuto un buon riscontro negli anni del boom del mercato immobiliare, quando i prezzi della piena proprietà erano molto elevati e questa formula consentiva l’acquisto di un’abitazione a prezzi più bassi di quelli di mercato. Infatti, chi acquista la nuda proprietà ha uno sconto importante, inversamente proporzionale all’età del venditore (se il venditore è giovane lo sconto sarà maggiore e viceversa). Con la crisi del mercato immobiliare e un calo dei prezzi, intorno al 40% dal 2007 ad oggi, è più conveniente acquistare l’intera proprietà dell’immobile, potendone così disporre liberamente (ad esempio mettendolo a reddito). A vendere la nuda proprietà sono prevalentemente persone anziane che necessitano di denaro (per mantenere un certo tenore di vita, perché si ha necessità di denaro per spese mediche o altro legate all’anzianità oppure per aiutare i figli economicamente) ma desiderano allo stesso tempo mantenere il godimento della propria abitazione. L’acquirente di nuda proprietà quasi sempre agisce con un’ottica di investimento a lungo termine, approfittando del prezzo più basso e della possibilità di avere un risparmio fiscale sapendo che entrerà in possesso dell’immobile solo alla morte dell’usufruttuario (la tassazione è quella prevista per la prima o seconda casa ma calcolata sul valore catastale ”ridotto” in base ad aliquote stabilite da tabelle riviste a febbraio 2018).
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