In emilia niente alloggio popolare ai proprietari all’estero

Niente casa pubblica a chi già ne possiede una all’estero, estendendo un requisito che fino ad oggi riguardava solo l’eventuale proprietà di immobili in Italia. E’ quanto previsto nell’atto unico sul tema edilizia pubblica approvato dalla Giunta regionale guidata dal presidente Stefano Bonaccini e che sarà ora portato all’esame dell’Assemblea legislativa per l’approvazione definitiva entro l’estate.    Nel provvedimento si fa anche più chiarezza nei criteri per accedere e continuare a risiedere negli alloggi di Edilizia residenziale pubblica (Erp), grazie alla unificazione e al riordino di tutti gli atti e di tutte le norme approvate negli anni dalla Regione Emilia-Romagna.   Tra le novità di maggior rilievo, l’obbligo da parte di chi fa richiesta di un alloggio Erp di non essere proprietario o usufruttuario di case in Italia o all’estero; prima del provvedimento approvato dalla Giunta, il vincolo riguardava appunto solo l’eventuale proprietà di immobili in Italia. Sarà compito dei Comuni verificare l’esistenza di questo requisito attraverso la dichiarazione Isee (che tiene conto del reddito, del patrimonio e delle caratteristiche del nucleo, per numerosità e tipologia) presentata al momento della domanda per ottenere l’alloggio Erp.

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