In ripresa il settore della ceramica per il bagno: fattura 5,5 miliardi

Si è conclusa a Bologna la 35esima edizione del Salone internazionale della ceramica per l’architettura e l’arredo bagno. Il futuro è rosa dopo alcuni anni di appannamento dovuti anche alla crisi delle costruzioni. La produzione ha superato i 415 milioni di metri quadrati da 380 del periodo di stagnazione economica. Sono tuttavia lontani i livelli record pre-crisi ma per il secondo anno consecutivo il business cresce con un fatturato che ha raggiunto circa 5, 5 miliardi di euro. Tra gli 800 circa espositori quelli stranieri erano circa 300. Le aziende italiane produttrici di piastrelle e specializzate in oggetti sanitari sono circa 225 ed occupano circa 25.000 dipendenti. Molte le novità: alla ribalta materiali nuovi e prodotti di lusso. Negli ultimi 5 anni l’industria della ceramica ha fatto grossi passi avanti, soprattutto in considerazione che il made in Italy gioca un ruolo fondamentale nelle vendite all’estero (un fatturato di quasi 4,5 miliardi di euro). La competizione si gioca ormai su scala globale e sulla qualità del prodotto. La ceramica italiana è molto richiesta non solo per rivestire pavimenti, essendo capace di interpretare i desideri dei clienti. Le innovazioni consentono di conquistare nuovi campi per grandi superfici attraverso lastre per ricoprire facciate dei palazzi o realizzare piani da cucina. La capitale mondiale delle piastrelle è Sassuolo (con l’80 per cento di aziende tra Modena e Reggio Emilia) mentre Viterbo e in particolare Civita Castellana domina nelle aziende produttrici di ceramica sanitaria.

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