In Veneto la riforma delle Ater dà la priorità ai residenti

La riforma delle Ater venete e’ un grande passo avanti perche’ “cambia la governante delle Aziende territoriali per l’edilizia residenziale rendendola piu’ leggera ed operativa”, ma “soprattutto aggiorna i criteri per l’accesso alle case pubbliche”. Lo afferma l’assessore veneto al Sociale, Manuela Lanzarin, che promuove con entusiasmo le stesse novita’ introdotte dal provvedimento e duramente criticate dai consiglieri regionali del Partito democratico. A cominciare dai “contratti a termine di cinque anni rinnovabili”, e dal “canone di locazione sopportabile”, ovvero “parametrato alle possibilita’ economiche degli assegnatari ma anche ai costi di gestione e manutenzione sostenuti dall’Azienda pubblica”. Secondo l’assessore, pero’, la novita’ piu’ rilevante rimane quella dei canoni di assegnazione, che ora “daranno priorita’ ai veneti e a chi risiede nel territorio regionale da almeno cinque anni, agli anziani, ai giovani, alle nuove coppie, alle famiglie monogenitoriali e alle donne vittime di violenza”.

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