Lavori fra le mura domestiche: guida alla fattura

L’Agenzia delle Entrate nei giorni scorsi ha dato ufficialmente il via allo sconto in fattura. Si tratta — scrive Il Sole 24 Ore — della possibilità di ottenere, per alcuni lavori effettuati in casa, il proprio sconto fiscale da subito, in anticipo rispetto ai dieci anni consueti. Ad anticipare la liquidità che serve a questa operazione sarà il fornitore. Quindi, anziché pagare 100, in caso di ecobonus sarà possibile pagare 50, ottenendo da subito in fattura lo sconto del restante 50%. Ci sono, però, alcuni passaggi da considerare per utilizzare lo strumento. Partiamo dalla comunicazione. Il cliente che vuole avere lo sconto in fattura dovrà effettuare una comunicazione all’Agenzia delle Entrate. Potrà farlo via internet oppure semplicemente compilando un modulo presso gli uffici delle Entrate. Il fornitore che ha effettuato l’intervento dovrà, da parte sua, confermare di avere realizzato un’operazione con sconto in fattura. È un passaggio importante e sul quale, alla vigilia del provvedimento, c’era qualche dubbio: per avviare il meccanismo servirà l’assenso di entrambe le parti.  L’Agenzia delle Entrate abbozza anche un calendario delle prossime scadenze. Per i lavori svolti nel corso del 2019 (comunque, dopo il primo maggio, data di entrata in vigore del decreto crescita), le prime comunicazioni dovranno partire dal prossimo 16 ottobre e dovranno arrivare al massimo entro il 28 febbraio del 2020. Le imprese potranno avviare la compensazione in cinque anni con modalità accelerate, a partire dal giorno dieci del mese successivo a quello della comunicazione. Altro punto importante: la quota di credito non utilizzata nel corso dell’anno non andrà persa. L’impresa potrà spalmarla sull’anno successivo. La fattura scontata seguirà alcune regole particolari. L’opzione per lo sconto — continua Il Sole 24 Ore —  non ridurrà l’imponibile Iva della fattura. Il fornitore, quindi, dovrà compilare una fattura normale, con l’importo complessivo, ma dopo il totale dovrà espressamente indicare lo sconto. Questo sconto dovrà essere pari alla detrazione prevista per le diverse tipologie di intervento. Non sono possibili deroghe. Il consueto bonifico parlante, invece, dovrà essere effettuato sull’importo già scontato. Su questo importo, andrà anche calcolata la ritenuta d’acconto dell’8% da parte della banca.

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