lecce, accordo sugli affitti a prezzi agevolati

I prezzi per l’affitto di un appartamento, nel centro di Lecce, possono diventare davvero improponibili per molti cittadini. Troppi. La conseguenza inevitabile del rincaro degli affitti è nell’emarginazione progressiva delle fasce più deboli (famiglie e studenti compresi) che abbandonano la città per ripiegare sui paesi dell’hinterland, laddove abitare costa meno. Da qualche tempo, però, si sono aperte nuove opportunità per chi è alla ricerca di una casa a prezzi contenuti. Possibilità aperte dall’Accordo territoriale per i contratti agevolati a canone concordato sottoscritto tra le organizzazioni dei proprietari e quelle degli affittuari. L’accordo, nato 19 anni addietro, è stato completamente rinnovato in occasione dell’entrata in vigore del nuovo decreto ministeriale, nel gennaio 2017, e mira ad agevolare economicamente entrambe le parti così da ridurre sensibilmente i canoni d’affitto. La novità sta nella possibilità di estendere il canone agevolato anche alle singole stanze di un appartamento: un passo avanti non da poco per una città che conta una sostanziosa popolazione studentesca. L’obiettivo è duplice: riportare i più giovani nel cuore di Lecce, rivitalizzando il centro, e regolamentare il mercato degli affitti in nero che ha spadroneggiato fino a questo momento. Il nuovo accordo modifica il precedente in molti punti. Innanzitutto inserisce i valori in euro, poi ha eliminato dallo stradario le zone degradate. Alle associazioni, infine, è affidato il compito di rilasciare l’attestazione del calcolo per usufruire del canone concordato. Le stesse dovranno validare anche le schede tecniche necessarie per l’applicazione della cedolare secca al 10 percento, una delle massime agevolazioni concesse dal governo per fare emergere le irregolarità.

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