milano, per evitare lo sfratto Sconti a 23mila morosi

Una su quattro non paga regolarmente l’affitto, ma addirittura 23mila su 27mila famiglie inquiline nelle case popolari gestite da Mm a Milano hanno debiti pregressi col Comune, che dal 2003 ad oggi ha accumulato un buco nero che viaggia intorno ai 440 milioni di euro. A febbraio — scrive il Giornale — anche la Corte dei Conti aveva richiamato la Giunta ad attuare una strategia più incisiva per recuperare gli affitti. «Avevamo denunciato noi preventivamente l’ammontare del debito, non hanno scoperto niente. Ci serviva avere un parere su come procedere», spiega l’assessore alla Casa Gabriele Rabaiotti. E in fondo alle 27 pagine della relazione i magistrati hanno scritto a verbale che il Comune «può fare ricorso a un ponderato utilizzo della propria discrezionalità amministrativa». Tradotto dall’assessore: «Possiamo proporre ai morosi delle forme di transazione», che significa anche sconti per recuperare almeno una parte dei soldi, segna che scattino lunghi ricorsi. Il Comune ha firmato con i sindacati degli inquilini Sicet, Uniat, Conia e Unione inquilini un protocollo per dare il via al piano di rientro volontario. Entro il 30 aprile Mm invierà una lettera-ultimatum ai 23mila inquilini morosi per informarli che esiste questa possibilità. Chi è interessato aderire dovrà comunicarlo entro il 31 dicembre. La trattativa partirà con una proposta di rientro formulata dalla giunta entro 120 giorni, l’inquilino avrà tre mesi di tempo per accettarla o contestarla, a quel punto le parti si siederanno a un tavolo per cercare un accordo. Il numero massimo di rate previste per saldare il conto è stato spostato dall’ipotesi iniziale di 24 mesi a 120 e ogni rata non potrà comunque essere superiore a un reddito medio mensile del nucleo familiare.

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