milano, scontenta tutti il muovo criterio di assegnazione degli alloggi popolari

La legge regionale, la numero 16 del 2016, per un nuovo sistema di assegnazione delle case popolari, è già partita in fase di sperimentazione in alcuni Comuni lombardi, un criterio nuovo che non soddisfa i sindacati e le associazioni di categoria perché lascerebbe fuori molti aventi diritto. Sono 5 le categorie — scrive Milano Today — che ne possono avanzare richiesta: gli over 65, le giovani coppie, le famiglie monoparentali, le famiglie con all’interno un soggetto affetto da handicap, le famiglie indigenti (quelle con un Isee inferiore a 3mila euro) e le famiglie delle forze dell’ordine. Ogni categoria ha riservato una percentuale. Si compilano i campi richiesti, si presenta una serie di documenti e poi l’accettazione e l’assegnazione della casa vengono fatte secondo un algoritmo. I bacini al momento interessati (la sperimentazione proseguirà fino a maggio) comprendono i Comuni di Monza, Brugherio, Villasanta, Sesto San Giovanni, Cologno Monzese, Cinisello Balsamo, Bresso, Cormano e Cusano Milanino. Qui con il nuovo sistema sono state accolte 702 domane a fronte delle quasi 2.800 con i vecchi bandi comunali, un terzo del reale fabbisogno abitativo dell’area. E le case da assegnare appena 100.Rimangono poi fuori dalle categorie individuate coloro che hanno ricevuto uno sfratto: col vecchio sistema potevano usufruire delle graduatorie di emergenze, con la nuova legge regionale queste graduatorie non esistono più.

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