Milano verso il 2030 con più verde, case per i giovani e nuovi quartieri

Il Consiglio comunale di Milano — scrive la Reubblica — ha adottato il prossimo piano di governo del territorio: meno consumo di suolo, ma anche centri commerciali nelle grandi aree di trasformazione urbana. Piazzale Abbiategrasso tra le nuove piazze strategiche “porte della città”, Bonola tra i nodi di interscambio da riqualificare, la ridefinizione, con nomi nuovi come nel caso di NoLo, di alcuni degli 88 quartieri della città, un tempo massimo di due anni (e non più tre) per considerare un immobile dismesso abbandonato (e quindi da recuperare), lo stralcio dell’area di via Novara dalle aree comunali da mettere a bando per la realizzazione di un luogo di culto, la conferma di piazza d’Armi come esempio di futura forestazione urbana. E una riduzione del consumo di suolo del 4% rispetto al Piano vigente, da ottenere attraverso il vincolo ad uso agricolo di oltre 3 milioni di mq di aree, l’ampliamento del parco sud per circa 1,5 milioni di mq, la realizzazione del grande Parco Metropolitano attraverso la connessione ecologica tra il parco Nord e il parco Sud, la nascita di almeno 20 nuovi parchi tra cui i 7 previsti all’interno degli scali ferroviari e un piano di forestazione in fase di studio che prevede un incremento considerevole fino a 3 milioni del numero degli alberi nell’area metropolitana. Sono i punti principali del nuovo Piano di governo del territorio adottato dal Comune di Milano: il Consiglio comunale – con 26 voti a favore e 12 contrari – ha approvato il nuovo Pgt che porterà Milano nel 2030.

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