Mutui casa: cosa cambia nel 2020

Il decreto fiscale 2020 porta con sé tutta una serie di novità per quanto riguarda il versante casa: dalle detrazioni edilizie ai bonus facciata, le agevolazioni fiscali riguardano anche l’IMU, la TASI e il mutuo per l’acquisto della prima casa. Analizziamo nel dettaglio quali saranno i cambiamenti più rilevanti per i cittadini, attraverso i quali si potrà risparmiare e ottenere diversi vantaggi sulla propria abitazione. La prima buona notizia consiste nel fatto che sono state prorogate misure attualmente già in vigore, quali per esempio le detrazioni al 50% sulle ristrutturazioni fino a 96 mila euro di spesa, l’ecobonus al 65%, il bonus mobili al 50% fino a un massimo di 10 mila euro, e anche al bonus verde al 36%, che può arrivare a un tetto massimo di 5 mila euro. La novità è rappresentata invece, dal bonus facciate al 90%, previsto per i lavori alle facciate degli edifici, anche a quelli di manutenzione ordinaria. Nel 2020 sparisce la TASI , che viene incorporata all’IMU, la quale rimarrà l’unica imposta da pagare sugli immobili. Il suo valore potrà essere portato dai vari Comuni fino a un massimo pari all’1,14%. Le detrazioni fiscali già presenti sul mutuo prima casa, pari al 19%, resteranno invariate, a patto che il pagamento della rata del mutuo avvenga attraverso modalità tracciabili. La vera new entry a proposito dei mutui per l’acquisto di una prima casa è quella relativa allo stop del pignoramento nell’ipotesi in cui chi ha richiesto un prestito si ritrovasse nelle condizioni di difficoltà nel pagarlo. In genere, in casi come questo scatta l’ipoteca e la successiva vendita dell’immobile tramite asta giudiziaria. Proprio nella situazione appena descritta, chi risiede nella casa per la quale ha contratto un mutuo per l’acquisto della prima casa ha diritto alla rinegoziazione del mutuo. Tale possibilità è invece negata a chi non risiede nell’immobile. Ci sono, tuttavia delle limitazioni: la procedura per evitare il pignoramento della prima casa attraverso la rinegoziazione del mutuo può essere avviata soltanto per pignoramenti attivati nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2010 e il 30 giugno 2019. Oltre a questo parametro fondamentale, ci sono anche determinati requisiti che devono essere necessariamente rispettati: vediamo di seguito quali sono.

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