Mutui: i tassi medi ai massimi da 12 mesi a causa del caro spread

Comprare casa nell’epoca dello spread a 250 punti costa sempre più caro. A gennaio — scrive il Corriere.it — i tassi di interesse sui prestiti erogati nel mese alle famiglie per l’acquisto di abitazioni, comprensivi delle spese accessorie, sono stati pari al 2,31%, in aumento dal 2,26% di dicembre. Lo rende noto la Banca d’Italia, segnalando che quelli sulle nuove erogazioni di credito al consumo si sono attestati all’8,19%. La relazione tra aumento dello spread e caro-mutui non è immediata. Ma se consideriamo che lo spread oggi è di almeno cento punti base superiore al livello dello scorso anno si capisce che le banche si trovano a far fronte a costi di raccolta superiori e a bilanci appesantiti dalle perdite imputabile alla svalutazione del portafoglio titoli. Aumentare i tassi su alcuni prodotti – ad esempio i mutui – oppure i livelli commissionali è una via con cui le banche tentano di fronteggiare una situazione di mercato difficile.

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