NEL MODENESE “CACCIA” Ai PROPRIETARI GENEROSI CHE PRESTINO l’abitazione A PREZZI CALMIERATI O IN COMODATO

Un progetto di social housing per aiutare le famiglie del Modenese che sono in emergenza abitativa. È “Non solo una casa per ripartire”, il progetto promosso dal Centro di ascolto di Porta aperta di Carpi insieme a Dedalo, La Tenda, Circolo Anspi Eden, Circolo Anspi Madonna della neve, Effata’ e Il Mantello e finanziato dal ministero delle Politiche sociali e dall’Unione delle Terre d’argine. Sono due le case messe a disposizione fino a oggi, entrambe occupate. E come spiega Valentina Pepe, responsabile dell’area progettazione di Porta aperta, “sono del tutto insufficienti”. Da qui l’appello ai proprietari di immobili di mettere a disposizione a prezzi calmierati quelli vuoti. “L’emergenza abitativa a Carpi e’ drammatica – spiega Alessandro Gibertoni, responsabile del Centro di ascolto di Porta aperta – Il mercato delle locazioni e’ ingessato da anni, e consci di tale criticita’, abbiamo presentato il progetto di social housing”. L’obiettivo e’ aumentare le risorse abitative sul territorio e dare una risposta strutturata per aiutare le famiglie: i proprietari di immobili possono, infatti, usufruire dell’esperienza di Porta aperta e avere cosi’ garanzia di solvibilita’. Allargare la rete delle case accoglienti. È quanto vuole fare Porta aperta lanciando un appello a chi ha case di proprieta’ vuote nella zona di Carpi, Novi di Modena e Soliera. La proposta e’ di metterle a disposizione per almeno un anno in comodato d’uso gratuito o con un affitto calmierato.

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