Pagare il conto della prossima Finanziaria con una patrimoniale? No, grazie, Non funziona

La tentazione è forte. Pagare il conto della prossima Finanziaria attraverso una patrimoniale è una delle ipotesi accreditate da più parti. Ma la tassa patrimoniale in Italia ha radici antiche, come racconta Ferruccio de Bortoli su L’Economia in edicola lunedì 2 settembre gratis con il Corriere della Sera. Dal 1919 a oggi: 100 anni di solitudine e di patrimoniali, alcune tuttora in vigore. «Tra case e risparmi ci spremono per ben 46 miliardi l’anno — ricorda de Bortoli — Metterne ancora, con il lodevole intento di abbassare il debito pubblico, non è una buona idea ma un’ingiustizia verso chi paga già. Una seria lotta all’evasione darebbe invece un gettito maggiore. Se solo si recuperasse il venti per cento di quanto si evade ogni anno, salterebbero fuori d’incanto venti miliardi. Grosso modo la cifra che serve per non far aumentar l’Iva, tassa che in Italia, patria del nero, si evade più che altrove».

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