Piccola ripresa del mercato immobiliare, ma i prezzi sono fermi

Nel nostro Paese sono tornate a salire le compravendite di case, ma i prezzi sono fermi al palo. E il mercato ha un aspetto a macchia di leopardo, con alcune grandi città in cui la ripresa è stata, ed è, sostenuta e la provincia dove gli scambi stentano, secondo quanto scrive Il Sole 24 Ore. “Adesso in Europa ci si attende una decelerazione della crescita”, dice Mario Breglia, presidente di Scenari Immobiliari. La festa volge alla fine e l’Italia non vi ha partecipato. «Nel nostro Paese le transazioni sono ancora del 30% inferiori ai massimi e i prezzi continuano a scendere, seppur leggermente», spiega. Prezzi che in media sono calati del 30-35% rispetto a inizio 2008, in una lenta discesa durata anni, mentre in alcune nazioni europee, come Spagna e Irlanda, un crollo violento è stato seguito da un altrettanto corposo rimbalzo. Ci sono però segnali incoraggianti per l’imminente futuro, il mercato residenziale italiano sta trovando nuova vivacità dalla crescita delle locazioni, da segmenti come quello degli affitti brevi (un milione di case è sul mercato con questa formula) e da settori in pieno sviluppo, dalle case per studenti – nelle quali investono grandi gruppi internazionali come Hines – a quelle per i lavoratori (meno importanti le residenze per anziani). Nuove nicchie, per ora, di mercato che stimolano l’investimento. In questo inizio d’anno il quadro tratteggiato da Nomisma prevede un numero di compravendite pari a circa 572mila transazioni (+5,6%) per il 2018, in linea con le stime dell’agenzia delle Entrate, grazie alla tendenza positiva dell’ultimo mese. Anche se è rinviato al 2020 il raggiungimento di quota 600mila unità compravendute.

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